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PRENOTAUna patologia allergica cronica non riguarda mai solamente il bambino, ma anche il resto della famiglia. Il bambino minacciato dalle infezioni, dalle reazioni immediate o da altri fattori esterni , necessita di una protezione particolare , anche quando egli stesso diventa in grado di riconoscere ed evitare le situazioni pericolose.
L’attegiamento iperprotettivo, spesso criticato, assunto dai genitori e soprattutto dalla madre, affonda le sue radici, in un modo di comportarsi non solo comprensibile, ma addirittura necessario. Nel complesso la famiglia deve sottoporsi a delle limitazioni che riguardano l’organizzazione della vita quotidiana, la alimentazione, i passatempi, le vacanze, la costrizione della cosa, l’arredamento.
A tutto cio’ si deve aggiungere il disturbo della quiete notturna, con ripercussioni sull’attivita’ lavorativa dei genitori. Dato che il bambino allergopatico, soprattutto se affetto da dermatite atopica , necessita di frequenti e lunghe terapie ed attenzioni, gli altri componenti della famiglia si sentono, a confronto , trascurati.
Questa situazione ricade poi , generalmente sulla madre. Ella deve continuamente affrontare gli sforzi e le speranze di una rapida guarigione, le gelosie degli altri bambini, le incomprensioni del marito e sviluppa di conseguenza, spesso dei forti sensi di colpa. A colloquio dal medico poi, in conseguenza all’anamnesi allergologica e delle domande che riguardano l’ambiente circostante, i genitori possono talvolta ricavare l’impressione che il sanitario cerchi di rimproverarli per il fatto di non aver gestito in maniera soddisfacente l’ambiente di vita del bambino.
Questi sensi di colpa devono essere prontamente riconosciuti , discussi e rimossi. Spesso i genitori non esprimono spontaneamente i problemi che li tormentano, per cui sono sempre contenti quando si da loro la possibilita’ di discutere e si spiega , che gli stessi problemi sono presenti anche in altre famiglie, che non tutto quello che fanno e’ sbagliato e che vi sono sempre delle valide soluzioni , anche quando queste sul momento non sono accessibili. Bisogna dare sempre ai genitori la possibilita’ di affrontare questi problemi, per evitare che si possano instaurare saldamente delle alterazioni comportamentali.