Tiroide

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26 Gennaio 2018

Tiroide

La tiroide e’ la ghiandola endocrina piu’ voluminosa del corpo umano, il suo peso di aggira intorno ai 20 gr.
Svolge un ruolo centrale nell’individuo, sin dalla formazione del sacco embrionale.

Difatti una delle funzioni principali della Beta-HCG, l’ormone dosato per diagnosticare la gestazione, e’ quella di stimolare la funzionalita’ tiroidea, al fine di incrementare i livelli di ormoni tiroidei, per la formazione di una sana placenta e garantire una normale crescita fetale.
Dall’ 8 alla 12 settimana di gestazione il feto costruisce la sua autonomia funzionale tiroidea e il ruolo materno nell’apporto tiroideo si riduce.

Appare quindi evidente che le funzioni degli ormoni tiroidei nel corpo umano sono molteplici; anzi, concluderei, che non vi e’ cellula, che non sia influenzata dall’assetto ormonale tiroideo.

Il cervello, in primis, sia nel suo sviluppo fisico, che emotivo. Nella storia della medicina sono ben noti i casi di cretinismo dovuti a deficit grave di ormone tiroideo, oggi evenienza assai rara, grazie allo screening neonatale, che previene in maniera assai precoce i casi di ipotiroidismo congenito.

Nelle prime tappe di vita dell’uomo, sia la crescita staturale, sia quella corporea, sono sotto l’azione degli ormoni tiroidei, in associazione con l’ormone della crescita e degli ormoni sessuali.

Nell’adulto e’ ben noto che il metabolismo sia correlato alla funzione tiroidea, infatti l’incremento o la diminuzione dell’attivita’ cellulare dipendono dai livelli circolanti di ormoni tiroide.

Nei casi di iperfunzionamento ghiandolare ci sara’: un aumento dell’attivita’ renale, con maggiore perdita di liquidi, attraverso l’urina; un aumento dell’attivita’ contrattile del cuore, ovvero cardiopalmo e tachicardia; una maggiore richiesta di ossigeno dei tessuti periferici, con un incremento dell’attivita’ di termogenesi e ossidazione, con esiti in magrezza e intolleranza al caldo. Il peso corporeo diminuira’, ma la perdita e’ a carico di tessuto muscolare e liquidi, solo in minima parte a carico del tessuto adiposo!

Nei casi di ipofunzionamento ghiandolare avremo una situazione opposta, con riduzione del filtrato renale, che determinera’ una ritenzione di liquidi, evidenziata clinicamente da gonfiore mattutino delle palpebre, e, nei casi piu’ gravi, alterazione del timbro della voce e versamento pleurico e/o pericardico; il rallentamento globale colpira’ maggiormente gli organi a con un turnover elevato, quali pelle e annessi, ecco quindi che si verificheranno alopecia, cospicua perdita di capelli e fragilita’ ungueale, nonche’ secchezza della cute diffusa.

Il rallentamento cerebrale si manifestera’ con difficolta’ di concentrazione, associata a sonnolenza; mentre nell’ipertiroidismo, seppur vi sia un incremento dell’attivita’ cerebrale l’attenzione e la memoria sono ridotti, poiche’ il paziente sara’ insonne, agitato, irrequieto e irritabile.

In sintesi: tanto fumo, ma niente arrosto. Infine l’ipertiroidismo e’ caratterizzato da tremori distali agli arti superiori, sudorazione e iperattivita’ nei gesti, mentre l’ipotiroidismo sara’ un soggetto globalmente rallentato nei suoi movimenti e nelle sue funzioni fisiologiche, con insorgenza di stipsi o peggioramento della stessa, se gia’ presente nella storia del paziente.

Oggi l’esame piu’ rapido da eseguire per una valutazione di screening della tiroide e’ il TSH-reflex. In pratica, qualora risulti alterato, automaticamente il laboratorio dosera’ i successivi parametri funzionali tiroidei, ovvero FT4 ed FT3. Il TSH e’ un ormone prodotto dal cervello, che stimola e mantiene in vita la tiroide, e’ il primo valore a variare ed e’ molto sensibile alle variazioni di ormoni tiroidei. Un suo aumento e’ indicativo di una condizione di ipotiroidismo primitivo, mentre livelli ridotti o assenti significano una condizione di ipertiroidismo primitivo.

La malattia piu’ frequente causa di ipotiroidismo e’ la tiroidite di Hashimoto (patologia autoimmune), caratterizzata da ipotiroidismo primitivo e gozzo, mentre nei casi in cui si avra’ un ridotto volume tiroideo, si parlera’ di tiroidite cronica autoimmune, variante atrofica.

La terapia consiste nell’assumere l’ormone tiroideo sintetico (Levotiroxina), al mattino, a digiuno, almeno 20 minuti prima della colazione, il quale svolge le stesse funzioni dell’ormone tiroideo naturale, a patto che venga ben somministrato dall’Endocrinologo.

Anche l’ipertiroidismo puo’ essere causato da una patologia autoimmune, il cosiddetto Morbo di Basedow, che puo’ anche coinvolgere, anche tessuti extra-tiroidei, quali l’orbita, con il noto esoftalmo, ovvero la protusione dei globi oculari; oppure l’ipertiroidismo puo’ essere dovuto all’autonomia funzionale di noduli tiroidei.

Tali noduli, che dovranno essere curati, saranno ben identificati dalla Scintigrafia tiroidea con 99Tc, che li etichettera’ come noduli “caldi”.

La cura dell’ipertiroidismo e’ complessa e richiede l’apporto dello Specialista Endocrinologo, nonche’ a volte della collaborazione del Medico Nucleare e del Radioterapista.

Per un approfondimento e una migliore definizione della patologia tiroidea e’ indispensabile rivolgersi ad un Medico Specialista, che potra’ darvi tutte le risposte alle vostre domande.
Dott. Emanuele Compri